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Anello Tardia di Ponente - Argentea

 

     Posizione geografica Appennino Ligure
     Dislivello 1150 m., sviluppo 17,6 km
     Difficoltà E

     Tempo complessivo 6.30 h

Traccia GPS Anello Passo del Curlo - Tardia - Argentea

Altra traccia GPS dello stesso percorso con anche il passaggio al monte Reixa

Data 28/4/2018, 2/3/2019, 13/9/2020

Percorso stradale uscita autostradale di Arenzano, dall'uscita si svolta a destra ed ancora a destra passando davanti all'ospedale della Colletta; si prosegue, su strada stretta, fino al Passo del Curlo (m.290)

Itinerario dal posteggio si supera la sbarra, iniziando a salire per il breve tratto asfalato e dopo sulla carrareccia fino ad incontrare, sulla destra, l'indicazione per il rifugio Scarpeggin (m.502) che si raggiunge con un panoramico sentiero che guarda verso il mare. Superato il rifugio, il sentiero sale dolcemente sempre con il mare sulla destra del senso di marcia fino ad un punto dove si trova un piccolo bivio, non troppo evidente, dove si svolta a sinistra per raggiungere passo della Gavetta (m.720) proseguendo il cammino sulla destra verso l'evidente crinale del Tardia di Ponente (m.928) dove si trova un piccolo riparo chiami Belliventi (il nome è indicativo, in quanto in questa zona capita sovente di trovare molto vento). Raggiunto il riparo, dove si trova anche una tavola di orientamento, si segue il crinale fino a raggiungere la croce di vetta del monte Tardia di Ponente, mentre la cima di Levante si trova poco distante ma, almeno in questa occasione, non è stata raggiunta.
Dalla cima si può seguire il percorso del sentiero che scende ad un colletto incrociando il sentiero che viene in direzione opposta, per poi svoltare sulla sinistra, oppure proseguire scendendo direttamente verso (in entrambi i casi) il sottostante Passo della Gava (m.752); in questo punto si incrociano diversi sentieri ma quello interessato in questo giro ha "tre bolli rossi pieni" ed un segnavia indica la direzione per il monte Argentea.
Si inizia questo tratto di sentiro con leggera pendenza per poi addolcirsi e diventare quasi pianeggiante, nella prima parte all'interno di un bosco, e taglia il pendio fino a raggiungere un'altra piccola costruzione: il riparo Fasciun (m.990), prima del quale si nota la parte di sentiero che si andrà a percorrere nel ritorno. Dal riparo un brevissimo tratto poco più ripido conduce al rifugio Argentea, gestito dalla sezione CAI di Arenzano, e da qui si raggiunge in pochi minuti la cima del monte Argentea (m.1082); il panorama è molto ampio e bello, permettendo di vedere buona parte del percorso fin qui fatto, circa 9 km.
Dalla cima si ritorna al rifugio e si prosegue passando nuovamente davanti al riparo Fasciun; si riprende il sentiero fino ad incontrare il bivio dove si lascia il percorso dell'andata per scendere, sulla destra, ed iniziare a percorrere il tratto di collegamento del sentiero segnato con "A rossa". Il percorso è abbastanza ripido e fa perdere subito abbastanza quota: nella prima parte non risulta molto battuto ma comunque sempre bene evidente anche quando entra nella parte boschiva che si segue per un tratto abbastanza lungo; si vanno ad attraversare diversi piccoli torrenti ed il tratto di collegamento prosegue, sempre in discesa, fino a quando si incrocia il sentiero con segnavia "A rossa". Si prosegue sulla sinistra, rispetto al senso di marcia, ed ora il sentiero diventa più pianeggiante e si vede meglio il percorso sul versante opposto del vallone che scende dal passo della Gava. E' un tratto molto bello che permette di vedere anche una piccola cascata, e di raggiungere la parte di costa che si trova nel lato del Tardia e che era stato percorso nella prima parte, salendo; dopo una prima parte ancora non molto larga, inizia ad allargarsi e si incontra una prima indicazione per il Centro Ornitologico del Parco del Beigua e per lago della Tina. Ancora si va avanti fino a vedere, sulla sinistra, una leggera salita con una seconda indicazione che porta al Centro Ornitologico.
Da questo punto si può scendere ancora per seguire, dopo alcune curve, una breve salita che riporta al Passo del Curlo oppure, come fatto in questa occasione, portarsi fino al Centro Ornitologico, piccolo ma meritevole di una visita, dal quale si raggiunge, in pochi minuti, la carrareccia percorsa all'andata, non distante dal punto dove si era svoltato per salire verso lo Scarpeggin, e si torna al Passo del Curlo.

L'escursione ha uno sviluppo abbastanza lungo insieme ad un dislivello importante, ma permette di passare in ambiente, panorami e percorsi diversi tra loro e tutti molto appaganti; vista le quote non alte che si raggiungono, è forse consigliabile non fare tutto il percorso in periodi e giornate molte calde.