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Saccarello (m.2200)
Zona geografica Alpi Liguri
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Dislivello 750 m. circa
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Difficoltà E
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Tempo totale 5h30' circa
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Data 27/5/2012
Avvicinamento a seconda del percorso scelto si raggiunge Monesi di Triora (uscita autostradale di Albenga e si prosegue in direzione di Pieve di Teco) oppure Realado o Verdeggia (vicini tra loro, uscita autostradale di Arma di Taggia e si risale la Valle Argentina fino a Triora che si supera raggiungendo una delle due località di partenza)
Itinerario l'itinerario descritto parte da Monesi (m.1400 circa);
arrivati alla località si arriva nei pressi degli impianti ed in
corrispondenza di un'ampia curva si può posteggiare vicino ad alcuni
segnavia dove è riportata l'indicazione per il Saccarello. A fianco del
cartello si nota un piccolo sentiero; nell'escursione effetttuata,
invece, si è saliti con la'uto per qualche curva fino ad una successiva
curva, dove sulla sinistra si nota un'evidente traccia in mezzo ad un
prato. Da questo punto (m.1500 circa) è iniziata l'escursione risalendo un
largo sentiero fino ad incontrare una casetta;qui le indicazioni del
sentiero non sono sempre evidenti però, salvo in casi di nebbia, il
percorso appare evidente e verso sinistra, rispetto al senso di salita, si
notano il monte Frontè ed il vicino passo di Garlenda; si prosegue
lungo le tracce di sentiero e risalendo a mezza costa si tornano a vedere
alcune indicazioni e si incontra un punto di svolta verso destra dove si
nota, sun una pietra, una freccia bianca. Si arriva in poco al passo di
Garlenda (m.2015, 1h30' circa), da dove si può arrivare in circa 30' anche
al monte Frontè; si prosegue in direzione del Saccarello e del rifugio
Sanremo; fino al Saccarello (m.2200, 1h circa dal passo), e passando per
il monte Redentore, il dislivello è minimo e si affrontano solo alcuni
brevi saliscendi.
Sulla cima del Saccarello è possibile visitare i resti di una
fortificazione militare, costruita intorno al 1900 dove sono ancora bene
evidenti i segnali delle postazioni di tiro (era una batteria di
protezione) e quanto rimane della casermetta che serviva da alloggio per i
soldati.
Per il ritorno si può seguire il percorso fatto all'andata oppure scendere per l'ampia carrareccia fino al punto di partenza, ed in questo caso si può guadagnare tempo e ridurre un pò il percorso tagliando, dove pssobile, alcune curve.
Si tratta di un'escursione piacevole che può essere effettuata in buona parte dell'anno, presentando anche un bel colpo d'occhio nei mesi di fioritura. Gli itinerari da Relado e Verdeggia hanno uno sviluppo leggermente più lungo ma sono ugualmente belli e permettono di vedere un'altra vallata di questa zona.