L’usanza vuole che la croce venga creata sulla cima con le piante presenti nel sito: siamo saliti sulla sommità della montagna e tagliato due faggi.

I ragazzi hanno “spellato” il tronco con coltelli a doppio manico, nel frattempo altri hanno rimosso il palo della vecchia croce ormai marcito e hanno scavato una profonda buca.

È stato fatto un incastro nel nuovo tronco, con un foro, nel quale abbiamo innestato il palo trasversale.

Con chiodi in ferro abbiamo fissato le braccia inclinate, che servono a dare piu stabilità.

Abbiamo inserito nel tronco una foglia di ulivo e candela benedetta, poi tappata con un tassello.

L’ultima fase è stata la messa in posa, nel foro scavato prima, e ricoperto di terra e pietre per dare solidità alla base.

Abbiamo poi recitato un’ave maria e siamo scesi a valle, nel prato del Principe, dove abbiamo trascorso uno splendido pomeriggio a base di carne sulla ciappa e abbondante vino.

Come si suol dire: stanchi ma felici!

Cristina