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Cima delle Saline (2612 m.)
Zona geografica Alpi Marittime, Val Tanaro | Dislivello 1200 m. circa | ||
Difficoltà EE | Tempo totale 6.00 ore |
Data 30/6/2007, 10/7/2016, 30/8/2025, 28/9/2025
Percorso stradale dall'uscita autostradale di Ceva si prosegue in direzione di Garessio (statale 28) e Ponte di Nava, fino ad arrivare e superare Viozene; dopo quest'ultima località si trova una svolta sulla destra che porta a Carnino Inferiore dove si può posteggiare vicino ad un gruppo di case.
Itinerario dal posteggio di Carnino Inferiore (1370 m.) si segue il segnavia A5 "quadrato rosso pieno", passando accanto alla Chiesa di San Rocco ed ad una foresteria; la iniziale salita è graduale e porta a Tetti delle Donzelle (1540 m.) dove si incrocia il sentiero A6 che permette di arrivare anche al rifugio Mongioie.
Si prosegue lungo la direzione del sentiero A5 o "quadrato rosso pieno" incontrando dopo pochi minuti la breve deviazione per il rifugio Ciarlo Bossi (1550 m.) che è incustodito e gestito dal Gruppo Escursionisti Savonesi.
Il sentiero continua a salire senza particolari punti ripidi, costeggiando la riva sinistra del Rio delle Saline nel mezzo di un ampio vallone, fino ad arrivare nel punto (m.1850 circa) dove si guada il torrente e si aggira il pendio lungo un tratto in costa, arrivando a vedere la Cima delle Saline.
Si continua la salita fino al Passo delle Saline (2174 m.) dove si può avere un'ampia vista sui monti e valli circostanti; al passo si incrocia il sentiero che porta anche al monte Mongioie inizia la parte più ripida con il sentiero, segnalato anche con ometti, che porta alla croce di vetta.
E' la parte più dura del percorso ma dalla cima è possibile ammirare un panorama che spazia dal mare, alle Alpi Liguri, alla pianura padana ed avendo in primo piani i più Mongioie e Marguareis.
Il ritorno può avvenire lungo il percorso dell'andata oppure effettuare
un anello portandosi a Cima Pian
Ballaur, che si trova di fronte; occorre scendere in un pratone per
poi risalire e raggiungerla.
Note non si trovano fonti d'acqua lungo il percorso, se non un torrente vicino al sentiero. Il percorso non presenta particolari difficoltà, tranne il tratto finale se fosse bagnato o con ghiaccio o neve; il periodo migliore per affrontare questa escursione è da giugno a settembre.
Cartografia Alpi Liguri e Finalese (Meridiani e Montagne n.109)
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